
Nell’antichità l’arredamento si limitava a pochi tipi di prodotti , cassoni, sedie e letti. Un primo riferimento di poltrone lo troviamo all’epoca degli egizi. Le poltrone egiziane con schienale e fianchi scolpiti su legno munite di cuscini.
La conoscenza dell’arredo greco e romano si basa su varie fonti (raffigurazioni, bassorilievi, ecc.). Le poltrone erano piccoli troni con spalliera all’indietro in legni scolpiti e figurette bronzee con piccole teste di animali.
In epoca romana, alle gambe di sedie, poltrone e tavoli , si sostituiscono zampe di leone, iniziando un motivo che ricorrerà nei mobili classicheggianti di tutte le epoche.
Nel XVII sc. prorompe l’arte barocca, che ha considerevolmente influenzato lo stile dei mobili nell’Europa occidentale. Compaiono delle nuove tecniche: impiego dell’ebano, in fogli sottili e l’impiego del legno dalle più svariate provenienze. Le sedie a braccioli vengono sostituite da Poltrone in cuoio e poltrone di canna.
Sotto Luigi XV c’erano la marquise (una poltrona doppia) e speciali sedie girevoli per i tavoli da toeletta. La voyeuse era una sedia con la parte superiore dello schienale ampia e imbottita: doveva permettere durante le partite di carte, ad uno spettatore che stesse coi gomiti appoggiati allo schienale, di guardare il giocatore seduto. Svolgeva anche la funzione di una simile sedia inglese, detta da biblioteca, dove ci si sedeva a cavalcioni poggiando il libro sullo schienale.
La poltrona più famosa del ‘700 è la Bergère, una poltrona che aveva lo schienale e i fianchetti sotto i braccioli chiusi con imbottiture o con canna intrecciata. La poltrona Beregere, tutt’ora è la poltrona classica più conosciuta e venduta.
Nel XVIII secolo l’ Europa subisce il passaggio dal barocco al rococò, che in Francia corrisponde all’epoca della Reggenza di Filippo d’Orlèans. Lo stile è sostituito da linee più leggere e curve .
Il periodo neoclassico detto anche “stile Luigi XVI”, fa la sua comparsa nella seconda metà del 1700. I primi divani o divanetti come le poltrone prendano forme rettilinee, con impiego di decorazioni classiche.
Il XX sc. determina definitivamente lo sviluppo del divano. Si assiste ad un progresso di carattere industriale, con la fabbricazione in serie. Si rinuncia a decorazioni superflue, con impiego di moderni materiali.
La novità importante, è che il divano non è più costituito da blocchi inscindibili, ma da elementi raggruppabili e componibili. Il divano comincia ad entrare in tutte le abitazioni come parte integrante dell’arredo fino ad arrivare ad essere, ai giorni nostri, il più importante suppellettile della casa.